Emergenza Coronavirus Covid-19 – fine febbraio 2020
La chiusura delle scuole dal 24 febbraio 2020, deliberata il giorno prima dalla Giunta Regionale Emilia-Romagna, ha posto moltissime Istituzioni scolastiche e molti singoli docenti nella situazione di dover pensare (o ripensare) a pratiche digitali di interazione a distanza per ‘mantenere il filo’, il contatto con le classi e non interrompere il dialogo educativo per un periodo di tempo indefinito che si potrebbe protrarre nel tempo .
Il Servizio Marconi TSI non ha mai considerato la ‘formazione a distanza’ in senso stretto come argomento autonomo di approfondimento e/o di proposta nelle formazioni, ma il framework di ambienti, strumenti e pratiche che si è consolidato nel tempo come ‘proposta base del Servizio Marconi per il digitale in classe”, contiene moltissimi elementi e spunti che possono in questa fase essere risolutivi di fronte ai problemi del momento.
cfr: Nota USR ER prot. 3161 del 27/02/20
“Emergenza Coronavirus – Suggerimenti per
attività didattica e formativa a distanza”
Dall’emergenza l’opportunità: valorizzare e ripensare quello che c’è già!
In molte realtà scolastiche sono attive pratiche didattiche che prevedono l’uso diffuso e quotidiano di strumenti digitali e di piattaforme telematiche (cloud). Da tempo riteniamo che in un contesto standard scolastico, caratterizzato da una molteplicità di device e di sistemi operativi (dotazione tecnica mixed & mobile) e da una buona connettività wi-fi, dove inevitabilmente si utilizzano device con bassa capacità di memorizzazione, un sistema cloud costituisca un presupposto fondamentale per poter lavorare con il digitale.
La dimestichezza con il cloud (e quindi con gli strumenti e le applicazioni che permettono di interfacciarsi) è la condizione sufficiente per affrontare in modo efficace il bisogno di ‘lavorare e distanza’ che sopraggiunge da un giorno all’altro, senza preavviso.
Dati, protezione: GDPR
Le interrelazioni digitali a distanza implicano sempre e comunque lo scambio massivo di informazioni e dati. Si parla di scuola, di Istituzione Scolastica. Dalla primavera 2018 tutti i ‘trattamenti’ dei dati devono essere pensati, impostati e normati a livello di istituto dalle procedure previste dal GDPR, verificati e controllati dalle figure professionali che questa normativa, finalizzata alla tutela di tutte le persone coinvolte, impone. Non è un vincolo, un peso burocratico o amministrativo: è una risorsa, un riferimento ed un appoggio per chi si trova ad effettuare scelte relative a quali strumenti e quali prassi utilizzare. In un certo senso si vuole sottolineare che è ora di uscire dalla fase pionieristica dell’introduzione del digitale a scuola dove lo slancio e l’intraprendenza portava all’adozione delle più varie ed eterogenee soluzioni. Con la normativa GDPR ogni strumento che implica lo scambio, il trattamento e la memorizzazione di dati ed informazioni (dalle semplici email ai più complessi sistemi -piattaforme- gestionali o didattiche) deve essere attentamente valutato e poi eventualmente adottato a livello di istituzione scolastica, non di singolo docente. Del resto erano ormai anni che si insisteva in ogni occasione a ribadire che “l’innovazione deve essere gestita a livello di sistema, non di singolo pioniere, per quanto bravo ed efficace sia”
a distanza!
Gli strumenti che possono essere efficacemente utilizzati per attivare nell’immediato attività con le classi sono sostanzialmente tre:
- Ambienti di lavoro complessi (piattaforme) >>
- Strumenti di comunicazione >>
- Repository di contenuti didattici su cloud esterni rispetto a quelli della scuola >>
A questi vanno aggiunti poi l’uso coerente del sito web istituzionale della scuola ed altri eventuali strumenti istituzionali web o social di comunicazione.
Ambienti di lavoro complessi – piattaforme
PIATTAFORME
Non è possibile fare didattica a distanza in modo compiuto con il digitale senza disporre di una piattaforma strutturata e cloud. Esistono al momento molte soluzioni tra cui scegliere e spesso di buona qualità pur trattandosi di prodotti gratuiti.
Condizione essenziale deve essere però il fatto che la piattaforma individuata sia pensata per il mondo della scuola e che rispetti tutte le norme e le indicazioni contenute del GDPR.
Gli elementi secondo noi indispensabili che caratterizzano una piattaforma didattica adeguata per una istituzione scolastica sono questi:
- Gestione degli account/identità digitali
Il sistema deve permettere la creazione di account individuali utilizzabili anche da utenti che non abbiano compiuto l’età legale (in genere 14 anni) prevista per l’utilizzo di strumenti cloud. Si raccomanda sempre di non creare account generici con nomi fittizi o account di gruppo, di classe. È importante educare al principio dell’identità digitale e alle responsabilità che sono collegate ad essa.
2. Strumenti propri per la comunicazione
Il senso principale dell’utilizzo di una piattaforma è la comunicazione. Gli strumenti con cui la comunicazione può avvenire sono molteplici:
- email: è importante che la piattaforma consenta non solo la semplice creazione dell’account, ma anche l’uso della posta elettronica. Valutare, se il sistema lo permette, di applicare delle policy di utilizzo specifiche per utente o per categoria di utenti (ad esempio avere la possibilità di limitare il servizio all’interno del dominio).
- gruppi e mailing list: ottimizzare la comunicazione creando liste e gruppi per evitare invii massivi e inutili di email
- videochiamate: (vedi punto successivo)
- calendario: importante che sia presente lo strumento calendario per una migliore gestione degli impegni e degli eventi
- messaggistica istantanea/chat interna al sistema.
3. Classe virtuale
In genere le piattaforme (anche quelle didattiche) sono state mutuate da strumenti nati per l’azienda o comunque da soluzioni non nate per la scuola. La presenza di uno strumento di classe virtuale consente di ottimizzare tutti i flussi di lavoro, condivisione e collaborazione. Si tratta quindi di un elemento fondamentale da prendere in considerazione quando si valuta l’adozione di una piattaforma. Alcune funzioni essenziali dovrebbero essere quelle di gestione alunni, compiti, valutazione, bacheca, quiz e moduli, multi docenza, multiclasse.
4. Archiviazione e strumenti di collaborazione
Come già detto nell’introduzione la piattaforma lavorerà in cloud e quindi dovrà prevedere uno spazio di archiviazione quantitativamente adeguato per ogni utente. Inoltre è fondamentale che siano integrati nella piattaforma strumenti base di produttività (documenti, presentazioni, fogli di calcolo, ecc…) che consentano il lavoro sincrono o asincrono: una buona piattaforma permette di lavorare direttamente sui file con gli strumenti di editing che lei stessa offre, rendendo il proprio uso il più possibile indipendente dai device con i quali l’utente accede e dai software che possiede.
5. BYOD e interoperabilità
Per essere sostenibile e utilizzabile da chiunque il sistema dovrà essere fruibile da qualsiasi sistema operativo e device, prevedere quindi una modalità BYOD (bring your own device). E’ ottimale la piattaforma che garantisce l’accesso i più possibile ‘pieno’ sia ad utenti che accedono da PC o laptop sia ad utenti che accedono d device mobili (tablet e soprattutto smartphone).
VIDEO CHIAMATE
Gli strumenti per effettuare videochiamate rientrano tra quelli offerti dalle piattaforme. E’ senz’altro preferibile disporre di strumenti di videochiamata all’interno della stessa piattaforma, per ottimizzare i flussi di lavoro e l’integrazione tra i diversi strumenti, utilizzandoli con facilità durante la chiamata.
Gli strumenti software per effettuare video chiamate esistono da molti anni e ci sono già esperienze importanti e di successo per situazioni scolastiche in emergenza o difficoltà (basti pensare alla scuola in ospedale o alla didattica a distanza nelle località di montagna o piccole isole).
Le principali soluzioni sono di facile utilizzo e spesso integrate nelle rispettive piattaforme, ma bisogna sempre considerare che per un’esperienza ottimale sarà necessario disporre di una buona connessione.
Tra le caratteristiche fondamentali che devono avere ci sono sicuramente:
- possibilità di condividere anche lo schermo in modo da poter mostrare l’utilizzo di applicazioni
- disponibilità del servizio su web oltre che su app per consentire e garantire la massima compatibiltà e interoperabilità del sistema
- possibilità di ammettere un numero congruo di partecipanti alla video chiamata
STREAMING
Si tratta di una soluzione che non permette un’interazione diretta come nelle video chiamate, ma ha il vantaggio di poter raggiungere un pubblico molto più ampio e si presta bene quindi a una tipologia di comunicazione più frontale. L’unica forma di interazione generalmente possibile è quella delle domande in chat al relatore.
Le soluzioni di streaming comportano però delle difficoltà di realizzazione dovute a complessità hardware e software che le rendono difficilmente applicabili al momento nel mondo della scuola.
Importante sottolineare che spesso (a differenza degli strumenti di video chiamata) le piattaforme streaming permettono di conservare la registrazione dell’evento.
STRUMENTI DI COMUNICAZIONE
Poter comunicare con gli studenti e/o con i colleghi è il punto di partenza di qualsiasi interazione a distanza. BISOGNA riuscire a farlo!
Le piattaforme citate nella sezione precedente risolvono il problema avendo al loro interno uno o più strumenti di comunicazione.
La scuola che non dispone di una piattaforma può risolvere il problema ricorrendo al registro elettronico o un proprio sistema strutturato di posta elettronica.
Registro elettronico.
In assenza di piattaforme strutturate una delle alternative possibili è quella di utilizzare gli strumenti messi a disposizione dai sistemi di registro elettronico. Alcuni registri prevedono infatti aree riservate alla didattica e alle comunicazioni giornaliere; in alcuni casi sono presenti degli strumenti veri e propri di classe virtuale per la comunicazione asincrona con le classi e alla distribuzione di materiali digitali. In questi casi il registro offre qualche funzione tipica delle piattaforma e può rappresentare una base minima per attuare attività didattica a distanza.
Posta elettronica.
La posta elettronica non direttamente legata ad una piattaforma è utilizzabile per contatti diretti e diffusione di link e di materiali. È assolutamente necessario però che l’istituto abbia adottato una propria politica di creazione e distribuzione di indirizzi (caselle) destinati al proprio personale e agli studenti (caselle email ‘ufficiali’).
L’impiego della posta elettronica mediante indirizzi privati può essere eventualmente utilizzata solo nel quadro applicativo del GDPR definito a livello di singolo istituto.
CONTENUTI DIDATTICI DIGITALI
La piattaforma, se è in uso, permette di costruire aree ad accesso riservato dove depositare materiali digitali (file) o dove riportare link a risorse esterne. L’accesso a questi, riservato o indistinto che sia, è definito dalle regole di funzionamento della piattaforma.
Anche senza la presenza di una piattaforma, un sistema base di comunicazione può permettere di attivare attività didattica a distanza mediante la segnalazione e l’invito ad accedere a contenuti didattici digitali accessibili in rete. I contenuti presenti in rete possono essere:
– quelli presenti sulle piattaforme degli editori o di altri soggetti che propongono in rete materiali coperti da diritti che ne limitano l’accesso e/o l’impiego. In questo caso è necessario, prima della segnalazione, accertarsi che gli studenti o i colleghi siano titolari dei diritti necessari per accedere alle risorse ed utilizzare (di norma i codici sui libri di testo in adozione consentono l’accesso alle piattaforme degli editori; le scuole potrebbero aver attivato contratti per l’accesso a materiali in rete ecc).
– quelli proposti su piattaforme a libero accesso (pensiamo qui a materiali ad accesso gratuito, che a loro volta possono essere disponibili grazie a distribuzioni in creative common oppure in forma proprietaria ma ad accesso gratuito). In questo caso è particolarmente opportuna da parte dei docenti la valutazione preventiva della fonte e l’indicazione precisa agli studenti delle URL di accesso ad ogni singola risorsa segnalata. È inoltre opportuna la periodica verifica dell’effettiva disponibilità dei materiali: i materiali liberi segnalati una prima volta potrebbero non essere più raggiungibili quando la segnalazione viene reiterata.
Documenti ed altri spunti
Webinar: Formazione a distanza: soluzioni immediate e idee di attività
realizzato da Campustore, mercoledì 26 feb 2020, 16.00-18.30
registrazione integrale: https://www.youtube.com/watch?v=t80wasjhlxo
[intervento Servizio Marconi TSI: da 17:30 a 33:30]
Le scuole dell’Emilia-Romagna attivano azioni di didattica a distanza in risposta all’emergenza Covid-19:
(per qualcuno è rimarcare quello che da tempo già fa!)
un ‘catalogo’ in progress: reAction-covid19